Il Leica Elmarit-R 19mm f/2.8 [II] è la seconda iterazione di questo straordinario obiettivo fotografico, presentato con rinnovato design alla Photokina del 1990 e prodotto a Solms. Il nuovo modello, identificato dal codice 11258, si compone di ben 12 lenti suddivise in 10 gruppi, mantenendo un peso quasi invariato rispetto alla versione precedente, con 560g, nonostante includa 3 lenti aggiuntive. Questa performance è resa possibile grazie al suo design compatto, che sfrutta vetri speciali ad alta rifrazione, permettendo di ridurre la lunghezza del barilotto a soli 70mm. La parte frontale ha un diametro di 65mm, venti millimetri in meno rispetto alla versione precedente, e la distanza di messa a fuoco minima è di 30cm, garantendo una qualità eccellente grazie al sistema di lenti flottanti.
Inoltre, il notevole paraluce rettangolare in plastica, codice 12546, sebbene più compatto rispetto al suo predecessore, aumenta significativamente le dimensioni esterne e può essere protetto utilizzando il tappo dedicato 14302.
Tra le altre nuove caratteristiche spicca l'apertura minima portata a f/22, insieme all'aggiunta di una ghiera nella parte anteriore del barilotto che consente di inserire nel percorso ottico 4 filtri collocati su una torretta interna, risolvendo brillantemente il problema della vignettatura. Un filtro, di solito il tipo NO 1x neutro, deve sempre essere posizionato in quanto fa parte del calcolo dell'ottica. L'Elmarit-R 19mm f/2.8, con il suo sbalzo della lente posteriore, è ottimamente compatibile con la Leicaflex SL2 e i corpi Leica R.
La qualità ottica di questo obiettivo è veramente eccezionale: già a f/2.8, la nitidezza e la brillantezza nelle zone centrali sono straordinarie, diminuendo leggermente verso i bordi. Chiudendo il diaframma fino a f/8, le prestazioni migliorano progressivamente anche nei margini, mentre l'asse principale perde solo un po' di contrasto a causa della diffrazione, ma rimane comunque di alta qualità. La distorsione si attesta al 3% a barilotto, un risultato eccellente per un obiettivo retrofocus di questa portata, e la vignettatura è praticamente trascurabile già a f/5.6.
Per valutare il progresso ottenuto, la resa complessiva a f/2.8 del secondo modello del 19mm può essere paragonata a quella del primo modello con un differenziale di soli due stop di diaframma. Tuttavia, è importante notare che tra i due progetti sono trascorsi ben 15 anni, e questi due obiettivi rappresentano approcci ottici completamente diversi, sebbene con una designazione simile.